Alla domanda se è possibile assumere glassa di aceto balsamico durante la gravidanza, desideriamo fornire una risposta che articoleremo nei prossimi paragrafi dato che, quando si affrontano temi delicati come quelli inerenti la salute delle persone, sarebbe inopportuno e soprattutto incauto rispondere per sommi capi.

 

Glassa balsamica e zuccheri

Come viene specificato nelle linee guida del Ministero della Salute sulla nutrizione per le donne in gravidanza, per seguire una buona alimentazione e influenzare quindi positivamente la propria salute e quella del nascituro, le donne in gravidanza sono tenute a rispettare alcune semplici regole alimentari che includono, tra le altre cose, una scelta variata di cibi preferibilmente freschi, il consumo di verdura e frutta di stagione ben lavate e di carne, uova e pesce ben cotti, una limitata assunzione di bevande eccitanti, come il caffè e il tè, e alcoliche e, infine, un consumo alquanto ridotto di zuccheri semplici, ai quali si dovranno invece preferire i carboidrati complessi contenuti in pasta, riso, pane fresco e patate.

Analizzando gli ingredienti riportati sull’etichetta della confezione di una glassa di aceto balsamico, è possibile desumere i reali quantitativi di zuccheri in essa contenuti.

Se, a titolo esemplificativo, leggiamo l’etichetta della glassa 100% naturale con Aceto Balsamico di Modena IGP e mosto d’uva cotto prodotta da De Nigris vediamo che 100 ml di prodotto (una bottiglietta ne contiene 250 ml) corrispondono ai seguenti valori nutrizionali:

  • Grassi: 0 grammi – di cui saturi: 0 grammi
  • Carboidrati: 64,5 grammi – – di cui zuccheri: 63 grammi
  • Proteine: 1,8 g grammi
  • Sale: 0,03 grammi

Anche se i carboidrati semplici, ovvero gli zuccheri, all’interno della glassa di balsamico sono presenti in quantità relativamente superiore rispetto agli altri valori nutrizionali, nell’arco di un normale e moderato consumo di questo condimento, gli zuccheri sono in effetti molto ridotti, pertanto ben assimilabili anche in caso di gravidanza senza conseguenze per la salute dell’organismo. Ovviamente, la stessa attenzione va riservata a tutti gli altri zuccheri semplici che potrebbero provenire da qualsiasi altro alimento e che, se assunti in quantità eccessiva, diventerebbero facilmente concausa di eventuali picchi glicemici, non auspicabili per la salute della madre e del bambino.

 

Glassa balsamica e caramello

Talvolta, all’interno di glasse a base di aceto balsamico, può essere contenuta una piccolissima percentuale di colorante caramello E150d di origine chimica, altrimenti chiamato anche solfito ammoniacale. Questo tipo di caramello (uno dei quattro tipi esistenti e che variano a seconda del reagente utilizzato per crearli) ha un colore bruno scuro e viene frequentemente utilizzato nell’industria alimentare per rendere più appetibile il colore di alimenti a base di vino e di alcuni cibi confezionati quali, ad esempio, biscotti, conserve, pane, zuppe e salse.

Come per gli zuccheri, anche questo tipo di caramello, quando consumato entro le dosi raccomandate, non rappresenta assolutamente alcun pericolo per la salute sia delle persone in genere, che delle donne in gravidanza, in particolare. La sua DGA, ovvero la Dose Giornaliera Ammissibile, è di appena 200 mg per ogni Kg di peso corporeo. Va comunque ricordato che questa sostanza è presente in tantissimi alimenti comunemente usati; quindi è consigliabile acquistare prodotti di qualità e certificati, realizzati da produttori esperti e competenti, come nel caso di De Nigris, Maestri Acetieri dal 1899 certificati per IGP, biologico e senza OGM.

Inoltre, grazie a un’etichetta trasparente e chiara, la consumatrice può verificare l’eventuale presenza di caramello e di altre sostanze particolari all’interno del prodotto, e valutarne così la quantità complessiva consumata nell’arco della giornata.

 

Glassa balsamica e aceto balsamico

Abbiamo già affrontato il tema dell’alimentazione per le gestanti in questo articolo sull’aceto balsamico in gravidanza e appurato che l’Aceto Balsamico di Modena IGP di cui, insieme al mosto d’uva, è in buona parte composta la glassa balsamica, possiede molteplici proprietà:

  • antisettiche, così chiamate perché sono in grado di prevenire e combattere le infezioni all’interno del nostro corpo;
  • antiossidanti, ovvero che neutralizzano e riducono la formazione di radicali liberi, proteggendo l’organismo dalla loro azione distruttiva;
  • antibatteriche, dato che uccidono i batteri e ne impediscono ogni eventuale proliferazione.

Ne consegue che, seppur in misura proporzionalmente inferiore, anche la glassa di aceto balsamico possiede le medesime proprietà, pertanto un suo misurato inserimento nell’alimentazione quotidiana di una donna in gravidanza, non potrà che apportare un vantaggio in termini di salubrità. Inoltre, come per l’aceto balsamico, anche la glassa balsamica aggiunta ai piatti come guarnizione o semplicemente come tocco finale per vivacizzare il sapore, contribuisce ad aumentare il senso di sazietà percepito durante il pasto e, di conseguenza, a tenere sotto controllo l’apporto calorico che, in gravidanza, non va mai trascurato.

Per concludere, possiamo affermare che se, da una parte, riteniamo che si possa assumere glassa di aceto balsamico anche durante la gravidanza, dall’altra desideriamo ribadire il concetto inizialmente espresso, secondo il quale quando si tratta di salute delle persone, considerazioni generiche potrebbero non essere applicabili a casi specifici.

Pertanto, se dopo aver letto questo articolo, desideri conoscere più a fondo gli ingredienti contenuti in questo condimento e valutarne il consumo, vai alla descrizione delle glasse di aceto balsamico prodotte da De Nigris.

Attenzione: le informazioni contenute in questo articolo vanno intese solo come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcun modo il parere di un medico o di altro specialista, ai quali vi consigliamo di rivolgervi in qualsiasi momento per approfondire tutti gli aspetti riguardanti la vostra salute e il vostro benessere.