Esistono alcuni tipi di aceto senza glutine e ne esistono anche altri, invece, il cui consumo da parte di soggetti celiaci va verificato di volta in volta.
In questo articolo vedremo esattamente quali sono i primi e quali i secondi.
Prima di tutto, però, cerchiamo di capire cos’è il glutine e per quale motivo molte persone sono costrette a consumare solo alimenti che ne sono privi.
Cos’è il glutine e dove si trova
In base alla definizione presente sul sito istituzionale della A.I.C, l’Associazione Italiana Celiachia fondata nel 1979 per rappresentare e dare voce a tutti i paziente affetti da questa malattia, il glutine (dal latino gluten, che significa colla) è un complesso proteico che si trova principalmente in alcuni cereali (grano, frumento, farro, segale, orzo, avena, kamut, spelta e altri) e che contiene prolamina, la frazione proteica insolubile in acqua che è responsabile dell’effetto tossico nei soggetti celiaci, nei quali può causare reazioni, anche gravi, a livello intestinale.
A seconda del tipo di cereale in cui essa è contenuta, la prolamina cambia nome: infatti, nel frumento si chiama gliadina, nella segale è secalina, nell’orzo è ordeina e nell’avena è avenina.
Chi è affetto da celiachia, o chi produce alimenti privi di glutine o appartenenti a categorie alimentari non a rischio per i celiaci, è ovviamente tenuto a conoscere a fondo tutte queste sostanze e a verificare, o garantire nel caso di un produttore, che le stesse non siano contenute all’interno degli alimenti in questione.
Anche chi non è direttamente affetto da malattia celiaca, ma può soffrire della sua variante cosiddetta silente, potrà trarre sicuramente beneficio dal consumo di alimenti privi di glutine. Non rientrano invece nel target a cui sono destinati questi prodotti, tutti coloro che decidono incautamente di adottare un regime gluten-free in quanto spinti dalla erronea e infondata convinzione che gli alimenti privi di glutine siano anche ipocalorici e favoriscano la perdita di peso.
Aceto balsamico senza glutine garantito da DOP e IGP
Un affidabile indizio che rivela la totale assenza di glutine nell’aceto balsamico è il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) e il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) indicati rispettivamente sui prodotti coperti da queste certificazioni. Va detto, infatti, che l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP, così come anche l’Aceto Balsamico di Modena IGP sono vincolati da rigidi disciplinari di produzione che impongono l’impiego di materie prime e di ingredienti di alta qualità nonché completamente privi di glutine.
Questa certezza fornita dagli stessi produttori viene confermata anche dai consumatori: la A.I.C., infatti, ha creato una classificazione degli alimenti e li ha suddivisi in base al rischio derivato dal loro eventuale contenuto di glutine.
Tra gli alimenti sicuri, quindi permessi ai celiaci, rientrano anche l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP che l’Aceto Balsamico di Modena IGP. L’Associazione ha analizzato i rispettivi disciplinari di produzione e verificato che, in base agli ingredienti utilizzati e al metodo di lavorazione applicato, non sussiste in queste tipologie di aceto balsamico alcun rischio di presenza di glutine né, cosa altrettanto importante, di contaminazione da esso.
Altri tipi di aceto: senza glutine o con glutine?
Ad eccezione dell’aceto balsamico a marchio DOP o IGP, per tutti gli altri tipi di aceto balsamico occorre fare considerazioni più specifiche. In base a quanto affermato dall’A.I.C., infatti, i condimenti balsamici, non a marchio DOP o IGP, che contengono esclusivamente mosto d’uva cotto, aceto di vino e solfiti sono ammessi nella dieta dei soggetti celiaci.
Ciò vale anche per la glassa di aceto balsamico, che nella sua versione naturale solitamente non contiene altri ingredienti all’infuori di quelli sopra elencati. Per le varianti aromatizzate della glassa di aceto balsamico va, invece, verificato in etichetta che siano prive di glutine, dato che tra gli ingredienti da cui sono composte compaiono, a volte, anche allergeni, colorante caramello e aromi naturali.
L’etichetta ha sempre l’ultima parola
Tuttavia, per quanto riguarda tutti i condimenti balsamici che non sono inclusi nella “zona protetta” dei marchi di tutela, è buona norma informarsi, leggendo con attenzione l’etichetta riportata sulla confezione, o la scheda prodotto in caso di acquisto online, e rivolgersi eventualmente al produttore per avere conferma dell’assenza di glutine nel prodotto scelto.
In certi casi, a scanso di equivoci, viene riportato sull’etichetta un esplicito riferimento legislativo al Regolamento (CE) n.41/2009 della Commissione, del 20 gennaio 2009, relativo alla composizione e all’etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone intollerante al glutine, che contribuisce a infondere fiducia e serenità nel consumatore.
Continuando nella lettura della classificazione A.I.C. di cui sopra, vediamo che tra gli alimenti con “faccina verde che sorride”, che possono quindi essere consumati liberamente dai celiaci, sono stati inclusi anche l’aceto di vino (non aromatizzato) e l’aceto di mele.
Certamente, quando a questa classificazione si aggiunge anche una più esplicita indicazione da parte del produttore in merito all’assenza di glutine, il consumatore si sentirà più tranquillo nella scelta di un prodotto, rispetto ad un altro. È il caso di Mela Madre, l’aceto di mele prodotto da De Nigris sulla cui etichetta viene messa in evidenza, in rosso, la scritta “naturalmente senza glutine”, che non lascia proprio alcun dubbio a chi sceglierà di acquistarlo. Lo stesso vale anche per l’aceto di melograno, l’aceto di cocco e l’aceto di riso, realizzati dallo stesso produttore, sulle cui confezioni si rende manifesta l’assenza di glutine.
Se desideri provare uno degli aceti prodotti da De Nigris ma preferisci prima ricevere qualche informazione in più sugli ingredienti utilizzati, sulle certificazioni e sull’eventuale presenza di glutine, compila subito questo modulo per tutelare la tua sicurezza.
Attenzione: le informazioni contenute in questo articolo vanno intese solo come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcun modo il parere di un medico o di altro specialista, ai quali vi consigliamo di rivolgervi in qualsiasi momento per approfondire tutti gli aspetti riguardanti la vostra salute e il vostro benessere.