L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è caratterizzato da un sapore dolce e agro, ben equilibrato e pieno, con sfumature vellutate e in perfetta armonia con i tratti olfattivi che lo caratterizzano. Il suo profumo, infatti, è complesso, penetrante e di evidente, ma gradevole, acidità.
Queste caratteristiche rendono l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena l’ingrediente perfetto da usare in cucina, per rendere speciali ricette tradizionali, moderne o sperimentali.
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP: in cottura o come guarnizione?
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è il risultato di una lunga e complessa elaborazione e di un periodo di invecchiamento che dura almeno 12 anni. Come detto sopra, i tratti sensoriali che ne derivano sono intensi e, per non disperderli, si preferisce usarlo solitamente a freddo, come guarnizione, anziché a caldo, durante la cottura dei cibi a cui viene aggiunto.;
Tuttavia, non ci sono regole rigide che definiscono l’uno o l’altro impiego. Infatti, come spesso capita, il balsamico tradizionale si usa sia in fase di completamento della cottura, per conferire una consistenza più morbida agli altri ingredienti, che come guarnizione durante l’impiattamento.
Ecco alcuni esempi:
Risotto e aceto balsamico tradizionale
Nella preparazione del risotto “alla modenese”, a cottura terminata si continua a mantecare il risotto con burro, Parmigiano Reggiano e 2 cucchiai di aceto balsamico per ottenere maggiore cremosità. Alla fine, solo dopo averlo lasciato riposare per qualche minuto, si dispone il risotto nel piatto, cospargendo qualche goccia densa di balsamico tradizionale: il tocco finale che rende il sapore di questa deliziosa ricetta ancora più vigoroso al palato.
Roast beef cotto con aceto balsamico
In un’altra ricetta, anch’essa parte della tradizionale locale, si prepara il roast beef da girello o lombata di manzo e, verso la fine della cottura della carne, si aggiungono tre cucchiai abbondanti di balsamico tradizionale, per dare sapore e consistenza. Da questo procedimento, si ottiene un sugo di cottura molto ricco e profumato, con il quale si andranno poi a bagnare le fettine sottili di roast beef in fase di impiattamento.
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena su dolci e gelati
Usare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena per guarnire i dolci, alla fine di un pasto tradizionale o gourmet, è sempre un’ottima scelta.
Prima di tutto, il balsamico tradizionale aggiunge vivacità alla parte finale del menù, rendendolo ancora più gustoso e memorabile. Inoltre, contribuisce a facilitare la digestione, pertanto il suo consumo in questa fase è decisamente appropriato ed efficace.
L’utilizzo del balsamico per guarnire i dolci non pone limiti alla fantasia e alla creatività. Si può infatti spaziare dai sapori più classici a quelli più originali, ad esempio:
- Gelato fresco al gusto fiordilatte o crema, servito in una coppetta ghiacciata e cosparso con filamenti di balsamico tradizionale.
- Fragole di stagione tagliate a fettine sottili e lasciate marinare in frigorifero con zucchero e balsamico tradizionale, quindi servite con il loro succo, insieme a gelato cremoso e qualche goccia di Balsamico.
- Panna cotta fatta in casa, servita su salsa di fragoline di bosco profumata alla menta e cosparsa con gocce dense di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Extravecchio.
- Crostata di arance rosse caramellate e noci pecan dolci, guarnita con gocce di balsamico tradizionale.
Altri modi per usare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP in cucina
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP non è tutto uguale e, in base all’utilizzo che si desidera farne, si può scegliere tra aceto balsamico più invecchiato o meno invecchiato.
In cucina, se usato in cottura, si preferisce un Aceto Balsamico Tradizionale invecchiato almeno 12 anni, con un sapore leggermente più ampio e un’acidità più volatile, quindi adatto a temperature elevate e ideale per esaltare il sapore degli altri ingredienti, senza coprirli. Come guarnizione, l’Aceto Balsamico Tradizionale Extravecchio, invecchiato almeno 25 anni, è il sublime completamento di pietanze e dessert già impiattate e regala al palato un’esperienza sensoriale autentica e paragonabile a poche altre.
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Si può ridurre il balsamico tradizionale in glassa?
Anche se può essere usato in cucina in vari modi, si sconsiglia però di ridurre l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena in glassa o crema balsamica. Il balsamico tradizionale, infatti, è già abbastanza viscoso e offre un gusto e un profumo intensi e penetranti. Una sua eventuale cottura prolungata allo scopo di ottenere una glassa, una crema o una riduzione causerebbe uno eccessivo indurimento della sua consistenza e una notevole dispersione di quei tratti sensoriali che lo caratterizzano.
Glasse, creme e riduzioni balsamiche, infatti, vengono solitamente preparate da acetaie come i Maestri Acetieri De Nigris, che le mettono a disposizione dei consumatori in diversi formati, ricette e aromi.
Va detto, inoltre, che per ottenere una riduzione balsamica bisognerebbe utilizzare una notevole quantità di prodotto originale. Come noto, trattandosi di un prodotto pregiato e raro, il valore anche economico dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, sia esso invecchiato almeno 12 anni (Capsula Bianca) che Extravecchio, di almeno 25 anni (Capsula Oro) è decisamente superiore rispetto a quello di altri prodotti ottenuti dall’Aceto Balsamico di Modena.
Inoltre, come stabilito dal disciplinare di produzione, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena deve essere confezionato nella speciale bottiglia “Giugiaro Design” da 100 ml e viene, solitamente, utilizzato con molta parsimonia.
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Usare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP oltre la cucina
Considerata l’eccellente qualità del balsamico tradizionale, oltre che la ridotta quantità disponibile, oltre che la sua lunga durata negli anni (fino a dieci), è difficile pensare di usarlo al di fuori dell’àmbito culinario.
In generale, per la sua elevata acidità, l’aceto risulta essere un ottimo detergente per le superfici domestiche (in modo particolare l’aceto di vino bianco). Tuttavia, nel caso dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, tra l’altro di colore bruno scuro e di notevole viscosità, consigliamo di conservarlo con cura nella dispensa della cucina e di usarlo solo per guarnire o preparare gustose ricette.